Metodi didattici

Le attività didattiche si articolano in lezioni frontali ed eventualmente anche in esercitazioni, laboratori e seminari.
Il Corso di Laurea magistrale in Scienze Economiche e Finanziarie favorisce lo svolgimento di seminari pluridisciplinari che consentano agli studenti di mettere a confronto conoscenze e metodologie.
Alcuni insegnamenti possono essere erogati in tutto o in parte in modalità “e-learning”.
Le lezioni rappresentano lo strumento privilegiato quando la finalità del momento formativo è costituita dalla trasmissione di concetti, informazioni e schemi interpretativi.
 
Le lezioni frontali in aula sono impiegate per l’acquisizione delle conoscenze teoriche mediante uno stile di apprendimento basato su modelli. Sono quindi in generale uno strumento suggerito nei casi in cui i partecipanti all’attività formativa siano sprovvisti di elementi conoscitivi rispetto al contenuto trattato.
A seconda delle diverse fasi e dei differenti contenuti, la lezione può assumere la forma di una lezione frontale o una modalità di insegnamento più interattiva, all’interno della quale il docente agisce da facilitatore del confronto e delle discussioni con e tra i partecipanti.
Questa metodologia è identificata in un luogo, l’aula, di trasmissione/riproduzione frontale delle conoscenze, dove figura centrale nel processo di apprendimento rimane comunque il partecipante, con i suoi tempi-ritmi, i suoi livelli cognitivi di partenza, i suoi schemi di comprensione della realtà. Tutti elementi tenuti in considerazione dal Docente, nella conduzione della lezione per favorire al massimo l’apprendimento di ciascun partecipante.  
 
Le esercitazioni tendono a rinforzare e stabilizzare le nozioni trasmesse durante la lezione.
Hanno anche lo scopo di addestrare ad applicare le nozioni teoriche alla realtà concreta risolvendo problemi e trovando soluzioni efficaci.
Le esercitazioni possono essere di gruppo o individuali.
Nella prima forma i partecipanti all’attività formativa vengono suddivisi in sottogruppi meno numerosi a ciascuno dei quali viene assegnato un compito da svolgere in un determinato tempo e da presentare successivamente in plenaria.
Le esercitazioni individuali richiedono, ancor di più delle esercitazioni di gruppo, al partecipante una concentrazione ed uno studio singolo che li porti a riflettere sulle possibili soluzioni ad un determinato problema. 
 
Il laboratorio è concepito, non solo come il luogo nel quale gli studenti mettono in pratica quanto hanno appreso a livello teorico attraverso la sperimentazione di protocolli standardizzati, tipici delle discipline scientifiche (Matematica per l’Azienda, Conoscenze Informatiche), ma soprattutto come una metodologia didattica innovativa, che coinvolge tutte le discipline, in quanto facilita la personalizzazione del processo di insegnamento/apprendimento che consente agli studenti di acquisire il “sapere” attraverso il “fare”.
Le attività laboratoriali sono altresì utili per l’apprendimento della lingua inglese.
 
seminari professionalizzanti rientrano nella cosiddetta didattica integrativa, che prevede la realizzazione di incontri di approfondimento nel corso dei quali vengono ospitati rappresentanti del mondo imprenditoriale ed universitario. I seminari professionalizzanti vengono svolti parallelamente alle lezioni
Attraverso questa metodologia didattica gli studenti hanno la possibilità di avere un maggior contatto con la realtà operativa e di verificare l’applicazione pratica delle conoscenze teoriche acquisite.
 
Ulteriori metodi didattici utilizzati in singoli insegnamenti sono il caso, il business game ed il role-play.
 
Il business game è una simulazione di gestione di business in cui i partecipanti entrano nel "ruolo” di manager di una specifica realtà aziendale, allenandosi a prendere decisioni strategiche e operative e a sperimentare strategie e politiche in un contesto competitivo interattivo, in modo da favorire un apprendimento di livello superiore quale è quello della conoscenza esperta.
Il Business Game è uno strumento che garantisce il massimo coinvolgimento e permette di raggiungere diverse finalità didattiche, sia di metodo che di contenuto, in un contesto ludico, con la possibilità di comparare e valutare in termini di coerenza ed efficacia sia dai docenti che dagli altri partecipanti, i risultati ottenuti da ogni squadra partecipante al BG.
 
Il caso è una descrizione scritta di una situazione problematica, che presenta dettagli sufficienti perché i partecipanti possano determinare un’azione appropriata da intraprendere. Questo metodo simula la realtà, si riallaccia alle esperienze e alle conoscenze dei partecipanti, li coinvolge più attivamente nel processo di apprendimento e li forza ad applicare la teoria alla pratica.
 Il contenuto del caso offre una situazione di sperimentazione priva di rischi e costituisce un’utile “palestra” per misurare e sviluppare la propria capacità di analizzare situazioni complesse, di individuare le possibili opzioni per la soluzione dei problemi, di scegliere le linee di azione ritenute più adeguate, godendo della possibilità di confronto fra le diverse posizioni assunte dai singoli partecipanti e/o da diversi sottogruppi.  
 
Il role-play è un particolare tipo di esercitazione che richiede ai partecipanti di svolgere, per un tempo limitato, il ruolo di “attori”, di rappresentare cioè alcuni ruoli in interazione tra loro, mentre altri partecipanti fungono da “osservatori” dei contenuti e dei processi che la rappresentazione manifesta. È in pratica una rappresentazione improvvisata e quasi teatrale di una scena simile a quello che può accadere in azienda. Viene messo in atto un “incidente” e si dà ai partecipanti l’opportunità di riesaminare il proprio comportamento, di esercitarsi e sperimentare nuovi atteggiamenti, di enfatizzare differenti punti di vista e di ricevere un feedback sul proprio comportamento.
 
L’e-learning è una particolare metodologia di apprendimento a distanza che si serve della rete internet per fornire specifici servizi didattici che vanno dal supporto alla didattica tradizionale, ai corsi di laurea, ai master post laurea.
L’e-learning, generalmente, non è sostitutivo delle forme tradizionali di didattica, ma vuole essere un servizio aggiuntivo che l’università offre sul mercato globale dell’istruzione, rivolgendosi a tre tipologie di fruitori:
a) lo studente “tradizionale”, che abita in prossimità della sede universitaria e che segue con costanza le lezioni;
b) lo studente con esigenze didattiche particolari (studente lavoratore, fuori corso, fuori sede, straniero, diversamente abile, etc.) che per ragioni varie non ha la possibilità di seguire direttamente le lezioni;
c) il laureato già inserito o in procinto di inserirsi nel mondo del lavoro che intende acquisire specifiche competenze aggiuntive.

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